• Comparto Scolastico di Lugano Centro

  • in collaborazione con Guidotti Architetti. Concorso in 2 fasi, progetto finalista

275 msm

Costruito al limite est del parco Ciani, il Palazzo degli Studi (1904) è originariamente concepito come ultimo edificio della città di Lugano. Parallelo al fiume Cassarate, ne evidenzia la condizione di limite cittadino. Il Palazzo è orientato verso il parco e la città e gira le spalle al fiume e alla campagna che per molti anni ha occupato le terre sulla sponda sinistra. La Biblioteca Cantonale (1941) consolida i principi di apertura verso il parco e chiusura verso il fiume, esasperata dalla costruzione del Palazzetto delle Scienze (1976). Il contesto urbano attuale è completamente variato. Il Cassarate è sempre più al centro della nuova città, come asse Nord-Sud che collega diverse importanti istituzioni. Il Parco Ciani diventa la vera testa del sistema grazie anche agli importanti lavori paesaggistici che hanno ridisegnato e valorizzato la foce.

Nel tentativo di rafforzare questa nuova condizione, il progetto propone due volumi compatti (palestra tripla e scuola media), posti in modo da liberare l’accesso del Palazzo degli Studi verso il parco e quello della Biblioteca cantonale verso il fiume. Oltre a liberare gli accessi, gli slittamenti creano due spazi di pertinenza prospicenti ai due nuovi edifici, che permettono al parco e al fiume di prolungarsi visivamente e fisicamente fino all’asse visivo centrale. Il ridisegno dello spazio centrale amplifica il collegamento città-lago. Lo zoccolo fissato alla quota +275 msm, oltre a collocare tutti gli accessi degli edifici allo stesso livello, ha il pregio di sostituire, quale limite tra parco e comparto scolastico, il vetusto muro di cinta.

Completare un comparto scolastico composto da tre monumenti storici rappresentativi della propria epoca, nella cornice paesaggistica del parco Ciani, invita a rispondere al tema della contemporaneità, individuando gli elementi di continuità e discontinuità architettonica rispetto alle preesistenze. Il progetto evita inutili virtuosismi formali a beneficio di un’espressione architettonica chiara ed efficace. L'edificio della scuola media è allineato all’altezza di gronda del Palazzo degli Studi e, come quest’ultimo, si conclude con un ordine gigante, reso possibile dalla maggiore altezza della palestra. La palestra tripla si allinea invece all’altezza di gronda della Biblioteca Cantonale e l’ordine unico che la caratterizza riprende quello del colonnato della biblioteca. Poggiati su uno zoccolo, i nuovi edifici si affacciano su parco e lago, affermando un'autonomia propria e proponendo una silenziosa coerenza architettonica basata su leggerezza e trasparenza.